CONSIGLIO REGIONALE ACCOGLIE LE FURIE ROSSE DI TAMAI DI BRUGNERA

Sono soddisfatto ed estremamente entusiasta di poter ricevere questi ragazzi e riconoscere il loro impegno in uno Sport così atipico, ma nel quale sono dei veri campioni.

Vincitori della Coppa Italia, campioni italiani con l’en plein di ogni categoria (600, 640, 680 e 700 chili), argento mondiale tra club nello sport del tiro alla fune, tutto nel 2021. Inoltre 8 di loro – tra uomini e donne – una settimana fa hanno fatto parte della nazionale ai World Games di Birmingham (USA) e sono pronti a partire a settembre per quelli che si disputeranno a Holten (Paesi Bassi): sono gli atleti dell’Associazione sportiva dilettantistica pordenonese Furie Rosse di Tamai di Brugnera, una ventina in tutto, tra cui sei rappresentanti del genere femminile.

L’associazione è nata nel 2011 vincendo l’anno dopo, a Majano, il loro primo titolo italiano e oggi, li ho accompagnati in Consiglio Regionale consegnando loro il sigillo del Consiglio, sono stati ricevuti dal presidente dell’Assemblea Legislativa Regionale, Piero Mauro Zanin, per “un giusto riconoscimento alla loro bravura nelle competizioni, ma anche a chi è riuscito nell’intento di dare ai giovani la possibilità di praticare uno sport diverso da quelli tradizionali e ancora poco conosciuti dal grande pubblico”.

Il Presidente Fedriga ha voluto fare una foto con i rappresentanti de LE FURIE ROSSE.

I fondatori sono stati Cristian Ropele, attuale presidente delle Furie Rosse, e Stefano Verardo, il loro coach, che a Trieste è stato accompagnato dal vicepresidente, Andrea Cia, e dagli atleti Alberto Calandro, Riccardo Flaiban ed Elia Michielin.

“Si tratta di uno sport di molta fatica – ha spiegato Cia – ed i giovani d’oggi non hanno molto voglia di faticare perciò non è facile trovarne che si appassionino a questa disciplina”. “Gli avversari più forti sono decisamente gli Svizzeri, ma noi quest’anno abbiamo già vinto 3 categorie su 4, il 6 agosto avremo l’ultima gara e confidiamo che andrà tutto bene, perciò anche noi possiamo dire di essere temibili”, ha scherzato rispondendo alle domande del presidente Zanin, che alla presenza di diversi consiglieri regionali ha donato loro un cappellino azzurro con l’aquila d’oro, simbolo del Friuli Venezia Giulia “con la certezza che lo indosseranno con orgoglio in occasione delle prossime gare”.