Per capire l’impegno della Giunta e del Consiglio a favore dei cittadini friulani, è sufficiente richiamare i numeri.
In sintesi: 117 milioni: 50 milioni per la casa, 28 milioni per la sanità, 31 milioni per le attività economiche, 3 milioni per le contribuzioni integrative del fondo di rotazione per le iniziative economiche, 2 milioni per gli impianti sportivi, 1,8 milioni per la cultura.
I 50 milioni di euro sono immessi nel circuito finanziario regionale per abbattere le liste delle domande sui contributi prima casa.
I 28 milioni sono a sostegno non solo del sistema sanitario duramente provato dopo il secondo anno di pandemia, ma anche a finanziamento della legge sulla solitudine, unica in Italia.
24, 3 milioni sono stanziati per favorire gli interventi nel campo dell’agricoltura; 3 milioni sono stati stanziati per soddisfare le domande delle Aziende in merito alla legge Sabatini per l’acquisto di macchinari e attrezzature ed 1 milione per spese di investimento a favore delle piccole imprese commerciali. Ed ancora sono stati stanziati 2 milioni per la sanificazione degli ambienti sportivi.
1,8 milione andrà a rimpinguare il fondo per la ripartenza. Sono stati previsti interventi anche a favore delle categorie provate dallo scorso anno di inattività a causa del Covid-19, come scuole di sci e maestri.
Grazie a questo importante intervento, si mette in circolazione denaro garantendo liquidità a diversi settori, in primis quello della casa. Quest’aspetto può esser ricondotto all’ultimo disegno di legge, il 148, da poco presentato dall’assessore Rosolen, ed approvato a maggioranza, con il quale si moltiplicano le risorse a disposizione in materia di politiche della famiglia, di promozione dell’autonomia dei giovani e delle pari opportunità.
Possiamo dire che i due provvedimenti rappresentano il punto di arrivo di un piano programmatico predisposto dalla Regione, a supporto delle famiglie, enfatizzando uno degli aspetti che questo governo ritiene per l’appunto centrale.